Sembra ormai destinata a tramontare la carriera di Ezra Miller, che dopo i vari scandali passati deve oggi confrontarsi con accuse ben peggiori: l’aver plagiato, sedotto e fornito droga a una minorenne nativa americana. Ma lei lo difende.
Ha solo 29 anni ma Ezra Miller, l’attore e modello di Animali Fantastici 3, sembra determinato a buttar via una promettente carriera. Dopo i problemi con la giustizia a marzo deve adesso confrontarsi con una nuova e pesantissima accusa: l’aver plagiato una minorenne, la nativa americana Tokata Iron Eyes, oggi diciottenne ma dodicenne all’epoca del suo incontro con l’attore, e di averle fornito droghe, tra cui LSD. L’accusa viene dai genitori di lei, ma la diretta interessata ha smentito con un post su Instagram.
Ieri, mercoledì 8 giugno, l’avvocato e attivista Chase Iron Eyes e la moglie, Sara Jumping Eagle, hanno presentato una denuncia contro Ezra Miller al tribunale tribale Sioux di Standing Rock, sostenendo che l’attore è stato “fisicamente ed emotivamente violento” con la figlia, oltre ad averla “manipolata psicologicamente, intimidata fisicamente e aver messo a rischio la sua salute e il suo benessere”.
I genitori sostengono che i due si sono conosciuti durante la manifestazione di protesta alla Riserva di Standing Rock nel 2016, quando lei aveva appunto 12 anni e lui 23. Questo sta scritto sui documenti presentati al tribunale e come al solito finiti in possesso della stampa:
“Miller è venuto nella Riserva di Standing Rock nel 2016 e si è messo in contatto con Tokata Iron Eyes col pretesto di assistere la tribù Sioux di Standing Rock nella protesta contro l’oleodotto nel Dakota. Ezra Miller immediatamente e in apparenza in modo innocente ha provato simpatia per Tokata Iron Eyes e ha iniziato a stabilire una relazione con lei. Ezra ha portato Tokata Iron Eyes e altri membri della tribù di Standing Rock a Londra (per un tour negli Harry Potter – Animali fantastici e dove trovarli Studios) nel dicembre 2017, quando ha tentato di dormire nello stesso letto con Tokata Iron Eyes, che all’epoca aveva 14 anni”.
Alla fine, continua il documento:
“gli venne impedito di dormire con lei da un accompagnatore”.
I genitori della ragazza sostengono inoltre che Ezra Miller le abbia fornito alcool e droga (marijuana ed LSD) e abbia usato la sua interessata influenza su di lei pagandole il college e usando questo “contro Tokata, per creare un senso di indebitamento”. Quando Tokata a dicembre ha lasciato la scuola, i genitori dicono di essersi recati a gennaio a casa di Miller e di aver scoperto che la figlia non possedeva patente, carte di credito, chiavi, o “qualsiasi altro elemento per condurre una vita autonoma”. Dopo averla riportata a casa, hanno passato tre settimane insieme, prima che lei tornasse a New York da Miller e seguirlo poi a Los Angeles e alle Hawaii, dove l’attore è stato arrestato.
Secondo i genitori, Ezra Miller manifesta un “comportamento da setta, psicologicamente manipolatorio e autoritario” verso la figlia, oltre a un “classico comportamento da partner violento” e da “predatore sessuale”. A questo punto è intervenuta su Instagram la diretta interessata, che nel suo post scrive tra l’altro, rimandando le accuse al mittente:
“Ho lasciato la scuola cinque mesi fa, il mio amico e compagno William è morto poco dopo, ho subito un grosso contraccolpo e ho avuto bisogno di tempo e di spazio per elaborare il lutto. Il mio compagno Ezra Miller per tutto quel periodo mi ha soltanto fornito un amorevole sostegno e una preziosa protezione in questo periodo di lutto. Non sono e non sono mai stata in nessun modo, durante la mia breve vita da adulta, bisognosa di un tutore. Mio padre e le sue accuse non hanno senso e sono francamente transfobiche (qui Tohata si riferisce alla sua identità, esplicitata dall’uso dei pronomi she/they che lei usa, ndr) e si basano sul presupposto che io sia in qualche modo incapace di un pensiero coerente o di opinioni contrarie a quelle dei miei simili che si preoccupano per il mio benessere. Ora sono consapevole della serietà della manipolazione emotiva e psicologica che ho dovuto sopportare mentre mi trovavo a casa dei miei genitori.”