Cosa è successo davvero ai fratelli Menendez, protagonisti della serie Monsters? Capiamo nel dettaglio ciò che è accaduto davvero.
Le serie true crime stanno prendendo sempre più piede sulle varie piattaforme streaming. Alcune volte diventano dei veri e propri prodotti cinematografici, altre volte, invece, prendono la forma dei documentari. Di recente, chi si è buttata a capofitto in questo genere è stata Netflix. Da Vatican Girl alla serie su Yara sono davvero tanti i prodotti che hanno visto per protagonisti gli efferati omicidi o le strane scomparse avvenute in Italia e non solo.
Di recente a fare scalpore ci ha pensato la seconda stagione della serie Monster. La prima, come tutti sanno, era incentrata su Jeffrey Dahmer, la seconda invece, uscita da poco sulla piattaforma si chiama Monsters – La storia di Lyle ed Erik Menendez. Storie assolutamente agghiaccianti, che ancora oggi tengono incollati alla TV milioni di telespettatori in tutto il mondo.
Che fine hanno fatto i fratelli Menendez della serie Monsters
Questa nuova serie racconta dei fratelli Menendez, che nel 1989 uccisero entrambi i propri genitori. Una storia agghiacciante dai risvolti ancora più macabri. In un primo momento i due furono accusati di aver perpetrato l’omicidio per intascare l’eredità. I fratelli però si difesero accusando a loro volta i genitori, e in particolare il padre, di aver più volte abusato sessualmente di loro. Una storia assurda, che ancora oggi naviga nel mistero più totale.
Che fine hanno fatto però oggi i fratelli Menendez? Furono entrambi condannati all’ergastolo senza possibilità di liberazione condizionale. Furono divisi in due carceri diversi sino al 2018 quando si sono ritrovati nuovamente. Attualmente sono detenuti presso una prigione che si occupa di programmi di riabilitazione. I due mentre erano in carcere hanno proseguito con la loro vita in un certo qual modo. Lyle si è sposato 2 volte, mentre Erik si è sposato una sola volta nel 1999 e tuttora continua la propria relazione con Tammi Ruth Saccoman.
Nel maggio del 2023 è stato riaperto il caso in base a nuove prove inedite depositate dai fratelli che dimostrerebbero le molestie ricevute. A quanto pare il leader della band i Menudo, Roy Rossellò, in un’intervista avrebbe rivelato di essere stato molestato dal padre dei due ragazzi quando aveva solo 14 anni.