Quanto è vero il film Oppenheimer? C’è qualcosa che non è piaciuto agli italiani

Il film Oppenheimer di Christopher Nolan è stato un successo stellare, ma c’è qualcosa che non torna. Ecco la verità sulla pellicola.

Sotto la regia di Christopher Nolan, nel 2023 è uscito al cinema un vero e proprio capolavoro della storia del cinema, vale a dire Oppenheimer, colui che viene considerato il padre della bomba atomica, quell’elemento distruttivo che polverizzò le città di Hiroshima e Nagasaki, il 6 ed il 9 di agosto del 1945, portando il Giappone alla resa forzata e facendo cessare la seconda guerra mondiale. L’evento sconvolse il mondo intero, ed oggi abbiamo finalmente una pellicola che ci racconta la vita del protagonista.

Oppenheimer quanto è vero
Oppenheimer ecco la verità (ANSA) – Potterandmore.com

Robert Oppenheimer viene interpretato dall’immenso Cillian Murphy, in un cast stellare che vede in un ruolo primario anche Matt Damon, nei panni di Leslie Groves. Il film in questione ha vinto 7 premi Oscar su 13 candidature, un successo strepitoso, ma secondo un articolo apparso sulle colonne de “Il Corriere della Sera“, ci sono dei punti poco chiari, che vanno analizzati.

Oppenheimer, ecco gli errori su Enrico Fermi

Ecco le lacune sulla figura di Enrico Fermi nel film Oppenheimer, che comunque non sminuiscono di certo il grande successo ottenuto dalla pellicola di CHristopher Nolan.

Cillian Murphy e gli errori
Cillian Murphy grande protagonista (ANSA) – Potterandmore.com
  1. Nella prima parte del film, si riflette sul fenomeno di rottura dell’atomo, e sul fatto che a fare la differenza in tal senso furono O. Hahn ed F. Strassman. Tuttavia, andava aggiunto che i due si erano basati comunque su esperimenti iniziali di Fermi, tentando di riprodurre gli effetti degli studi fatti dal fisico italiano;
  2. Nel film si passa in maniera troppo rapida su un altro elemento molto importante, ovvero che il primo reattore nucleare in grado di causare la fissione ed una reazione a catena controllata venne costruito da Fermi nel 1942 a Chicago. Si trattava della pila di Fermi, argomento che non è stato toccato ed approfondito, senza il quale il progetto Manhattan non sarebbe mai potuto andare avanti. Dunque, si tratta sicuramente di una mancanza che i produttori avrebbero dovuto prendere in considerazione;
  3. Nella parte finale, si parla della crisi di Oppenheimer successiva alle bombe atomiche che devastarono il Giappone, e dopo la guerra fu anche accusato di essere un comunista. Fu riabilitato nel 1963 e gli venne consegnato il Premio Enrico Fermi, di cui però non si fa menzione. Nonostante quanto abbiamo riportato, il film resta un capolavoro assoluto e ciò non cambia la sostanza.
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