Uno degli anime più amati in assoluto è senza dubbio Ranma, ed il finale fu molto sorprendente. Andiamo a scoprire i particolari.
Tra i manga e gli anime più amati di sempre, figura senza alcun dubbio Ranma, scritto e disegnato da Rumiko Takahasi, che esordì in rivista nel 1987, la cui pubblicazione terminò poi nel 1996. Il manga originale ha dato ispirazione a ben due serie anime, prodotte da Studio Deen e che vennero trasmesse in Giappone su Fuji Television, dal 15 di aprile del 1989 sino al 16 di settembre del 1992. In totale, la serie si articolò in 161 episodi, e ne sono stati ricavati anche due film d’animazione.
Pochi mesi fa, cosa che sicuramente i suoi fan più accaniti sapranno, è stata prodotta una nuova serie, che dal 5 di ottobre va in scena sia su Nippon Television che su Netflix. Nella giornata di oggi, vi riporteremo alla serie originale, andando a raccontarvi il finale di Ranma, che tenne tutti con il fiato sospeso sino all’ultimo. Proviamo a scoprire come terminò una delle serie anime più apprezzate, che ora è tornata a deliziare gli appassionati.
Ranma, ecco come andò a finire l’ultimo episodio
Per chi non lo ricordasse, Ranma era un ragazzo che si trasformava in una ragazza con un codino ogni volta in cui veniva a contatto con l’acqua fredda, un segreto molto difficile da custodire. Ebbene, nell’ultimo episodio della serie originale rivela alla madre la sua vera identità, visto che sino a quel momento, si faceva conoscere come Ranka, ovvero una ragazza a tutti gli effetti, niente di più lontano dalla realtà.
La madre non reagì affatto bene e decise di andarsene, mentre il padre voleva tenere nascosta questa sorta di maledizione. Dopo un’esplosione, da cui Ranma salva la madre, il protagonista si trasforma nuovamente in Ranka, dando alla madre l’illusione di aver visto suo figlio. In seguito, Tendo e Ranma si recano a scuola come ogni mattina, lasciando così spazio alla possibilità di un seguito, visto che si tratta di un finale aperto. 32 anni dopo, in molti sperano che la nuova serie possa fare chiarezza su quanto accaduto.