Harry Potter, spunta un pezzo d’Italia nei libri: l’assurda storia sulla Rowling che nessuno ha mai raccontato

I libri di Harry Potter hanno dato vita al mito che è poi esploso del tutto con i film della Warner Bros. Ecco chi si occupò di stamparli.

Era il primo maggio 1998 quando il primo libro sul maghetto più amato del mondo, noto come Harry Potter e la Pietra Filosofale, venne pubblicato, dando vita a quella che sarebbe stata una delle saghe letterarie, e poi cinematografiche, di maggior successo in assoluto. A firmarla fu la scrittrice britannica J.K. Rowling, una donna partita dal nulla, che nel corso degli anni Novanta, mentre elaborava i suoi romanzi, non aveva un soldo e faticava a pagare l’affitto, sola con una figlia da crescere.

Harry Potter, spunta un pezzo d'Italia nei libri: l'assurda storia sulla Rowling che nessuno ha mai raccontato
Harry Potter (ANSA) – Potterandmore.com

Con il tempo, il suo talento straordinario l’avrebbe ripagata delle sofferenze subite, sino a costruire un impero di oltre mezzo miliardo di dollari di patrimonio, secondo le più recenti stime di Forbes. Nella giornata di oggi, vi parleremo di coloro che si sono occupati di stampare i libri di Harry Potter, e ci fa piacere sottolineare che si tratta di una realtà tutta italiana. Andiamo a scoprire tutti i dettagli su questo curioso aspetto di questi romanzi.

Harry Potter, Grafica Veneta ha stampato i libri

Negli ultimi giorni, il “Corriere della Sera” ha intervistato Fabio Franceschi, un nome che non dirà molto ai più, ma che in realtà ha un grandissimo legame con la saga di Harry Potter. Infatti, si tratta del presidente di Grafica Veneta, e risulta essere il più grande stampatore d’Europa. In sostanza, parliamo dell’azienda che si è occupata di stampare il libro di Harry, con risultati eccezionali.

J.K. Rowling ha puntato sull'Italia
J.K. Rowling scrittrice di successo (ANSA) – Potterandmore.com

Ecco il suo racconto di quegli anni: “Come posso definire la Rowling? Maniacale, non avevo mai visto una donna così. Se girano delle leggende? Una notte ricevetti una telefonata, era il suo editore, e mi disse di fermare tutto, dal momento che la Rowling voleva stampare Harry Potter su dei vecchi stracci. Risposi non capendo cosa intendesse e chiedendo dove potessi trovarli. Mi disse che si riferiva ad un prodotto ecologico, rigenerato. Io risposi che erano fuori di testa“.

Franceschi ha poi aggiunto, affermando che una delle priorità della Rowling era quella di non far trapelare nulla, nella maniera più assoluta: “Erano in fissa con al segretezza, nulla sarebbe dovuto emergere. Lei aveva avuto problemi in passato con altri stampatori, e fece inserire, nel contratto, una penale da 5 milioni di euro. Misi 20 uomini a guardia delle copie 24 ore su 24 e camion frigo piombati per il trasporto. Inventati anche una plastica speciale anti-furto per sigillare i bancali, che sarebbe esplosa nel caso in cui venisse tagliata, la chiamammo il condom per questo. Da quel momento non ci siamo più lasciati, siamo arrivati a stamparle 50 milioni di copie in 10 lingue“.

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