Oggi vi parleremo di quella che fu la prima auto di Gianni Agnelli, che decise di non puntare su una FIAT. Ecco di quale si trattava.
Il nome di Gianni Agnelli è indissolubilmente legato alla FIAT, di cui fu al timone per diversi decenni, portandola al top del mercato automobilistico italiano ed europeo. Tuttavia, come vi racconteremo nella giornata di oggi, la sua prima auto non fu prodotta dalla casa di Torino, ma da un brand che è oggi molto famoso per le sue spettacolari hypercar. La vita dell’Avvocato è stata agiata sin dall’infanzia, cosa che gli permetteva di avere accesso a dei privilegi impensabili per gli altri, soprattutto nella prima metà del secolo scorso.
Gianni Agnelli ha sempre nutrito un grande amore per il mondo delle quattro ruote, era un tifoso sfegatato della Ferrari, e riuscì a convincere il Drake ad entrare in FIAT alla fine degli anni Sessanta. Inoltre, fu fondamentale il suo apporto economico nell’ingaggio di Michael Schumacher nel 1995, senza dimenticare il grande amore per la Juventus. Insomma, di passioni ne aveva molte, ed ora andremo a scoprire la sua prima auto, che lo fece innamorare del mondo delle corse.
Il grande Gianni Agnelli ha posseduto una gran parte delle auto FIAT prodotte sotto la sua gestione, ma, caso strano, la sua prima vettura in assoluto non era stata prodotta dalla casa di Torino. Parliamo, nello specifico, di un’automobile giocattolo, che andavano a riprendere le forme reali di una vera vettura. Nello specifico, la sua prima auto, seppur in miniatura, fu una Bugatti Type 52, che riproduceva in dimensioni più contenute la gloriosa Type 35, e che lo fece avvicinare e tanto al mondo delle quattro ruote.
Va detto che, all’epoca, una macchinina di questo livello era inavvicinabile per le famiglie comuni, ma Gianni Agnelli faceva già parte delle fasce alte della società, dal momento che i suoi antenati avevano iniziato a costruire un impero già dal Settecento. Si racconta che, durante la sua giovinezza, quello che sarebbe diventato l’Avvocato si divertisse presso l’abitazione di Villar Perosa a giocare con questo modello, assieme a Roland Bugatti, ovvero il figlio del fondatore dello storico brand. Questa Type 52 era spinta da un motore elettrico da 12 volt, con una marcia e la retromarcia. Dei ceppi in legno espandibili costituivano l’impianto frenante, e la lunghezza era di 1,80 metri. Il divertimento era assicurato.
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