I due titolari dell’azienda si difendono dicendo che loro non c’entrano nulla, che erano all’oscuro di tutto. La loro logica è: “abbiamo semplicemente appaltato il servizio alla ditta che ci garantiva il miglior rapporto qualità/prezzo. Che male c’è? Non sapevamo nulla delle condizioni di lavoro di questa gente”.
Dopo il Blitz anticaporalato, dove tra gli 11 arrestati ci sono stati i 2 manager della tipografia Grafica Veneta, con sede in provincia di Padova che stampa alcuni tra i best seller mondiali (tra cui la traduzione italiana della saga di Harry Potter), dove si è scoperto che appaltasse ad una ditta di delinquenti pakistani (la BM Services) la stampa dei suoi prestigiosi, e spesso progressisti, libri i due titolari dell’azienda si difendono dicendo che loro non c’entrano nulla, che erano all’oscuro di tutto. La loro logica è: “abbiamo semplicemente appaltato il servizio alla ditta che ci garantiva il miglior rapporto qualità/prezzo. Che male c’è? Non sapevamo nulla delle condizioni di lavoro di questa gente”.
Chi li stampava erano altri pakistani, costretti a turni da 12 ore al giorno, senza ferie e malattia, spesso senza alloggio, oppure costretti a vivere in 20 in appartamenti da 3, malmenati se si permettevano di lamentarsi. Un caso di sfruttamento schiavistico del lavoro nel pieno della operosa pianura padana.
Eppure nel 2018 i titolari della tipografia Veneta si lamentava della scarsità di lavoratori e della difficoltà di trovarli. L’accusa per loro è quella di essere stati a conoscenza della situazione di illegalità e sfruttamento in cui operava la manodopera straniera, a cui Grafica Veneta aveva appaltato l’ultima fase produttiva, quella del confezionamento, del ciclo di produzione di libri. E di aver cercato di ostacolare le indagini. Con loro sono stati arrestati nove cittadini pakistani accusati di estorsione, sequestro di persona, rapina.
La vicenda ha avuto inizio il 25 maggio 2020, quando un giovane pakistano venne trovato con le mani legate dietro la schiena, dopo essere stato picchiato, al margine della Statale 16, a Piove di Sacco, in provincia di Padova. Un altro uomo nelle stesse condizioni venne trovato a circa 40 chilometri di distanza, a Loreggia. I carabinieri scoprirono poi che altri cinque lavoratori pakistani si erano presentati al pronto soccorso di Camposampiero (sempre in provincia di Padova), denunciando di essere stati picchiati e rapinati.
Secondo i carabinieri, dietro la società si nascondeva un’organizzazione che faceva uso regolare di caporalato, che sfruttava e minacciava i lavoratori esercitando su di loro anche violenze fisiche. Ciò che i carabinieri hanno scoperto, e che poi ha portato agli ordini di arresto, è che i lavoratori erano sì tutti regolarmente assunti, ma erano costretti a lavorare fino a 12 ore al giorno per sette giorni su sette, che non erano previste giornate di riposo, che le ferie non esistevano e tantomeno erano riconosciuti i giorni di assenza per malattia. Secondo quanto ricostruito dall’indagine dei carabinieri, i lavoratori erano sorvegliati a vista e non venivano forniti loro i dispositivi di protezione individuale, ad esempio per il rumore. Tutto questo avveniva nei locali di Grafica Veneta.
Grafica Veneta ha come clienti quasi tutti i più importanti editori italiani, comprese case editrici del gruppo Mondadori, del gruppo GeMS e Feltrinelli. Ha stampato e confezionato i libri di Papa Francesco, la saga di Diario di una schiappa, il libro di Barack Obama, la saga di Harry Potter, i libri di Stephen King, e poi libri per la scuola, riviste. Ora produce anche mascherine. Recentemente Grafica Veneta ha acquisito il controllo di Lake Book Manifacturing, azienda storica nella produzione di libri nel mercato americano. In tutto l’azienda ha 700 dipendenti, 500 in Italia e 200 negli Stati Uniti.