L’11enne è stato ricoverato al San Gerardo di Monza. Ancora da stabilire le cause dell’incidente; la bacchetta, un oggetto non ufficiale, era stata acquistata dai genitori da uno store online e non è venduta in Italia.
Il fatto è avvenuto in una abitazione privata il 10 Aprile 2023, poco dopo le 21 dove il bambino di 11 anni nato a Busto Arsizio ma residente ad Arese è rimasto ferito alla mano sinistra mentre giocava con la bacchetta magica acquistata dai genitori su di uno store on-line. Ricordiamo che questa tipologia di bacchette, denominate Fireball Wand, non è riconducibile a nessuna licenza ufficiale ma sono realizzate in Cina e vendute al mercato internazionale, non in Italia o da store italiani, senza nessuna garanzia di sicurezza.
La bacchetta in questione, della quale ne esistono repliche dettagliate delle originali viste nei film con licenza (ma non di questa tipologia cosiddette “esplosive”), produce una piccola fiamma controllata da un dispositivo elettronico che all’inserimento di un pezzetto di carta producono una fiamma scenica. Su internet, le Fireball Wand si trovano disponibili in tanti negozi e store digitali già da un anno. Il loro prezzo si aggira di solito dai 20 ai 70 euro. Sono vendute con ricariche di fogli infiammabili e cavo usb. “Giocattolo sicuro e affidabile”, recita la didascalia di molti articoli del genere. Ma non sempre si può verificare fino a che punto essendo oggetti non ufficiali.
La bacchetta giocattolo avrebbe dovuto essere in grado di “sparare” pezzi di carta i quali si sarebbero poi incendiati simulando quindi le battaglie viste nella saga di Harry Potter. Ma qualcosa evidentemente non ha funzionato e il giocattolo gli è esploso nella mano. Per questo è necessario e fondamentale acquistare solo materiale ufficiale con licenza da negozi sicuri e affidabili.
Subito portato in ospedale è stato curato. Per lui, oltre a un grandissimo spavento, anche una lesione alla prima falange del dito medio sinistro, un taglio al palmo sinistro e alcune escoriazioni nella mano destra.
La bacchetta giocattolo, la cui certificazione è ora al vaglio dei Carabinieri di Garbagnate Milanese, sarebbe esplosa mentre il ragazzino stava mostrandone il funzionamento ai genitori, una coppia di 52enni. Non è escluso che non abbia nemmeno la marcature CE che attesta la conformità e il rispetto delle norme di sicurezza europee.
Ai carabinieri della stazione di Garbagnate Milanese, i genitori del piccolo rimasto ferito hanno raccontato di aver ordinato loro stessi la bacchetta online, per fare un regalo al figlio: per colpa di un evidente difetto di fabbricazione, a detta loro, si sarebbe rivelato una trappola.