In Inghilterra il politicamente corretto ha colpito ancora. Questa volta è toccato al mago più amato da grandi e piccini, Harry Potter ne “La Pietra filosofale” di Jk Rowling.
In Inghilterra il politicamente corretto ha colpito ancora. Questa volta è toccato al mago più amato da grandi e piccini, Harry Potter ne “La Pietra filosofale” di Jk Rowling.
Come riporta il Daily Mail, la Chester University, o meglio il dipartimento dell’università guidato dal dottor Richard Leahyha, ha posto un “content warning” ( o “trigger warning” che dir si voglia) agli studenti che intendono leggere il libro, incluso nel corso universitario Approcci alla Letteratura, presieduto dal professor Richard Lehay.
La risposta si legge direttamente nella nota posta alla fine della descrizione del corso ed è riportata solo per altri due libri, The Hunger Games e Northern Lights:
“Sebbene in questo corso studiamo una serie di libri per giovani adulti”, si legge nella nota, “la lettura di alcuni di questi può causare difficoltà nel trattare temi come la sessualità, il genere, la razza e l’identità. Questi temi saranno trattati criticamente, oggettivamente e soprattutto, con rispetto. Se qualcuno ha problemi con i contenuti ne parli con il professore del corso”.
Secondo la “bizzarra” teoria dell”università Britannica, quindi, gli studenti potrebbero avere danni emotivi dalla lettura e nel trattare tematiche legate proprio a Harry Potter ma, come c’era da aspettarsi, quest’ultima non ha trovato solo consensi, ma ha sollevato non poche critiche da parte dei conservatori. Il membro del parlamento Andrew Bridgen ha commentato duramente queste affermazioni:
“Prima di diventare film di successo, serie come Harry Potter, The Hunger Games e Northern Lights hanno fatto avvicinare milioni di bambini ai libri”, ha affermato al Daily Mail Bridgen, che prosegue critico: “I ragazzi sono in grado di capire da soli che i protagonisti devono affrontare delle prove, come nella vita reale. Capiscono che le storie senza tematiche difficili non riflettono la vita reale”. Dello stesso parere è Toby Young, Segretario Generale della Libertà di parola, che ha aggiunto: “Questi libri celebrano il coraggio e la resilienza dei personaggi, senza temere di correre dei rischi. Questo messaggio sta dicendo ai giovani che sono così fragili psicologicamente da restare traumatizzati dai contenuti di un libro. E non stiamo parlando delle 120 Giornate di Sodoma”.
A coronare il processo di “cancellazione” della Rowling, la scrittrice non è apparsa nella tanto attesa reunion dei protagonisti di Harry Potter. Ma non è tutto, una scuola elementare di Richmond ha “eliminato” Winston Churchill e la Rowling per non essere abbastanza inclusivi.
Un portavoce dell’Università di Chester, fondata nel 1839, ha invece insistito:
“Chi studia letteratura dovrebbe aspettarsi di affrontare tutte le questioni, le sfide e la complessità dell’umanità. Come università promuoviamo piuttosto che evitare discussioni su questo“.