Lo scorso mercoledì, a Greenfield in Massachusetts, la madre di un minore di 12 anni ha ottenuto un ordine restrittivo temporaneo nei confronti di Ezra Miller dopo aver accusato quest’ultimo di aver minacciato la sua famiglia, e di aver avuto atteggiamenti inappropriati nei confronti del minore di identità non binaria.
Il The Daily Beast ha avuto modo di visionare e analizzare l’accaduto e la relativa documentazione che conferma, in parte, l’accusa della madre su un evento accaduto il 2 febbraio di questo anno quando la famiglia (ndr “indiana”) in questione si trovava a casa dei vicini dove era presente anche Miller, non è chiaro se sotto invito o vi si è presentato, che sarebbe andato su tutte le furie alle dichiarazioni della donna su un viaggio organizzato dalla sua “tribù” accusandola di appropriazione culturale.
Successivamente la discussione si sarebbe amplificata mentre i presenti giocavano a Parcheesi, un gioco da tavolo indiano; gioco che secondo Miller aveva “radici rastafariane” (Il Rastafarianesimo era una corrente di ispirazione cristiana che rivendicava il recupero della dignità culturale e nazionale degli africani, turbati dalla deportazione e dalla schiavitù, mediante il riferimento spirituale e politico all’Etiopia.). L’amico della famiglia chiedendo informazioni sulla identità culturale del movimento provocò una reazione inferocita della star che avrebbe, secondo le fonti, inviato ad alzare la voce ed urlare:
“Sono rimasto di stucco. Poi Miller ha aperto la sua giacca e mi ha fatto vedere una pistola.” – Mi ha detto: “Parlare così potrebbe farti finire nei guai“. – è stata la dichiarazione del mal capitato.
Riguardo però all’accusa del minore che aveva 11 anni, Miller si sarebbe offerto di fare da “guida” come raccontato dalla madre:
Mi disse: “Abbiamo parlato a lungo, ha molto potere in sé. A un certo punto ti renderai conto di non avere alcun controllo, parliamo di un essere superiore, che avrebbe molta fortuna ad avermi come guida”.
[Dopo aver scoperto della mia identità non binaria] ha iniziato stranamente a dimostrare un certo interesse per me, mi diceva che amava come mi vestivo, il mio stile… mi ha messo a disagio, provavo molto nervosismo. Poi dopo che ha iniziato a urlare contro mia madre e l’ho vista piangere, ho provato paura. – ha detto il minore.
I presenti, tra cui la madre del ragazzo, hanno confermato che Miller fosse, probabilmente, “sotto effetto” di droga a causa delle pupille dilatate e dell’atteggiamento instabile.