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Libri di Harry Potter senza il nome di JK Rowling: l’idea di Laur Flom contro la transfobia dell’autrice

Giovane creatore di libri d’arte canadese ha ideato questo stratagemma in polemica con le posizioni della scrittrice. Ogni copia in vendita a 170 dollari.

 

Giovane creatore di libri d’arte canadese ha ideato questo stratagemma in polemica con le posizioni della scrittrice. Ogni copia in vendita a 170 dollari.

Lo scontro tra i fan di Harry Potter e la creatrice della saga, JK Rowling, a causa delle affermazioni omotransfobiche dell’autrice, conosce un nuovo capitolo. A Toronto, in Canada, un giovane creatore di libri d’arte, Laur Flom, sta realizzando libri di Harry Potter nei quali il nome della Rowling non compare in copertina, né all’interno dei volumi, dove usualmente sono riportate le indicazioni del copyright, con il nome dell’autore. Lo scopo, dice, è di “aiutare le persone che sono fan di Harry Potter ma hanno un problema morale con la Rowling e la sua transfobia”. Quando si dice cancel culture: qui si cancella proprio materialmente. Il volume, nella sua veste “Rowling-free“, è in vendita a 170 dollari. Anche alcune squadre che giocano a Quidditch hanno preso le distanze dalla scrittrice britannica. Il Quidditch è lo sport/gioco – immaginario – che compare nei romanzi di Harry Potter, e che gruppi di appassionati si sono messi a giocare davvero. scegliendo, lo scorso anno, di cambiarne il nome, da Quindditch a Quadball. Insomma, c’è un impulso alla cancellazione della Rowling, per punirla delle sue posizioni. Ma se queste restano non condivisibili, anche l’impulso alla cancellazione del suo nome desta più di una perplessità. E a molti appare profondamente autoritario.

JK Rowling è stata accusata di transfobia dopo aver postato nel 2020 alcuni messaggi su Twitter nei quali obiettava contro l’uso della parola “persona” al posto della parola “donna” per “descrivere chi ha le mestruazioni”. In seguito, ha negato di essere transfobica, ma è stata ugualmente investita dalle critiche sui social. Laur Flom, artista canadese di origine ebraica, fa parte della comunità transgender. Parte degli incassi per le vendite dei libri sarà devoluta in beneficenza ad associazioni di trans. Flom, che ha 23 anni, ha postato su Tik Tok un video nel quale spiega come trasforma i libri della Rowling: il video è subito divenuto virale. “Non avevo un vero e proprio progetto – dice -. Ho iniziato per dispetto. Io ero un fan della saga. Ho poco più di vent’anni: quando sono cresciuto, era quasi scontato leggere ‘Harry Potter’. Ma quando sono venute fuori le opinioni che la Rowling ha verso persone come me, mi è rimasto l’amaro in bocca. Poi – aggiunge – tutto è cresciuto grazie alla piattaforma, e all’interesse delle persone nei libri”. A Flom, che lavora anche come barista, occorrono dodici ore per modificare copertina e interno del libro. Come detto, ogni copia viene messa in vendita a 170 dollari: per un set di sette titoli, il prezzo è di 1.200 dollari. Ma l’artista propone anche ai possessori di libri di Harry Potter di inviargli le loro copie personali, per renderle “de-Rowlingizzate”.

I primi libri della saga apparvero negli Stati Uniti nel settembre 1998: da allora, ne sono state vendute nel mondo più di 500 milioni di copie. Intanto, la Rowling sembra non curarsi dell’episodio. Se la prende, invece, con i luoghi che hanno dichiarato di essere fonte di ispirazione per la saga. Ad esempio, i fan hanno sempre pensato che l’Elephant House Café a Edimburgo fosse il luogo dove l’autrice ha scritto gran parte del romanzo – e il caffè scozzese, naturalmente, si pubblicizza come il “luogo dove è nato Harry Potter”. La Rowling però, su Twitter, afferma di aver scritto i primi capitoli in un appartamento a Londra, vicino alla stazione di Clapham. E di avere avuto la prima idea del romanzo “su un treno, in partenza da Manchester e in arrivo a Londra”. Rivela anche che la maggior parte di “Harry Potter e la Pietra Filosofale” è nata sotto un albero, del quale ha anche postato una foto. Si trova in un parco che la scrittrice frequenta da più di trent’anni.

 

 

 

 

 

 

 

 

Redazione

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