I 7 personaggi che non hanno mai visto la luce nei romanzi, nei film e nei giochi di Harry Potter

7 famosi personaggi che anche se erano nati nella mente di J.K.Rowling, e nei suoi appunti, non hanno visto la luce in nessun film, gioco o libro.

I libri, i film e i giochi che esplorano l’universo di Harry Potter non sono sufficienti a soddisfare alcuni fan. I lettori sono affamati di contenuti extra in un mondo magico vasto ed infinito e J.K. Rowling non è mai stata avara nel condividere contenuti aggiuntivi a riguardo. Da quando ha pubblicato lala serie di romanzi, da quanto sono usciti i film o giochi dedicati all’universo potteriano la stessa autrice ha fatto diverse rivelazioni post-Potter con dettagli che non sono mai stati inseriti nei libri ufficiali. Ha anche discusso di una manciata di primi “ideali” personaggi che sono stati scritti nelle note prima che andassero in stampa. Ecco i personaggi per i quali Rowling non riusciva, e non è riuscita, a trovare spazio nel mondo dei maghi.

MAFALDA (La possibile cugina di Ron)

In “Harry Potter e il calice di fuoco” Hermione aiuta l’amico, Harry, a destreggiarsi tra le prove del Torneo Tre Maghi, interagisce con Viktor Krum e fonda la Society for the Promotion of Elfish Welfare (S.P.E.W. o C.R.E.P.A.) Ma nelle prime bozze la strega si scontrava anche con la cugina di Ron “Mafalda”. Quest’ultima doveva essere la figlia del cugino di secondo grado di Arthur Weasley, brevemente menzionato in “Harry Potter e la pietra filosofale”.

Nel quarto libro doveva passare parte dell’estate con i Weasley e accompagnarli alla Coppa del mondo di Quidditch. In poco tempo sarebbe stato chiaro perché i genitori l’avevano mandata dai parenti: Mafalda era viziata e con un brutto carattere, “la ragazzina peggiore con cui Molly Weasley avesse mai avuto a che fare”, secondo la Rowling. Inoltre apparteneva alla casa di Serpeverde, una rarità tra i Weasley, ed era estremamente brillante. Se fosse stata presente nei libri, sarebbe stata una delle maggiori rivali di Hermione. Sebbene la Rowling andasse fiera del personaggio ha dovuto eliminarlo per ragioni pratiche, e al suo posto ha creato Rita Skeeter.

MOPSY (Una vecchia strega eccentrica amante dei cani)

L’universo potteriano è pieno di amanti degli animali, a partire da Hagrid e passando per la signora Figg. “Harry Potter e il calice di fuoco” è andato vicino ad averne un altro, nella forma di Mopsy, una vecchia strega molto eccentrica che accudiva uno strampalato branco di cani malati ed era in cattivi rapporti con i vicini, proprio a causa del baccano prodotto dai suoi animali. Quando Mopsy vede Sirius sotto forma del cane Felpato, trasformazione dovuta al fatto che lo stesso Sirius era un animagus, lo prende e lo porta nella sua casa poco fuori Hogsmeade. L’editore chiese alla Rowling di tagliare il personaggio perché aggiungeva poco alla trama, e l’autrice dovette concordare con lui. Al suo posto, la Rowling ha immaginato che Sirius/Felpato vivesse in una grotta e che lì Harry, Ron ed Hermione fossero andati per incontrarlo senza timore di venire ascoltati (in particolare il riferimento è quello di poter parlare di Barty Crouch Jr. senza paura di essere ascoltati).

PYRITES (Il servitore di Lord Voldemort)

In una delle prime bozze della serie, Voldemort aveva un servitore di nome Pyrites (letteralmente “l’oro del pazzo”). Quest’ultimo doveva incontrare Sirius Black fuori dalla casa dei Potter il giorno del loro assassinio. Come scritto dalla Rowling sul suo sito, “sarebbe stato un dandy, con sempre indosso guanti di seta bianchi – che avrebbero creato un contrasto grandioso – alle volte macchiati di sangue”. Il personaggio è stato vittima del processo di editing, insieme a molti altri primi tentativi del primo capitolo.

MOPSUS (Prevedeva il futuro ed era cieco)

Un altro personaggio presente nelle prime bozze di “Harry Potter e la pietra filosofale” era Mopso o meglio Mopsus, un mago cieco con la capacità di predire il futuro, o divinare – per quel che ne sappiamo il suo nome non ha niente a che vedere con la Mopsy di prima, ma riprende quello di un celebre indovino della mitologia greca “Il mitologico veggente Mopsus che era presente anche in un ritratto ad Hogwarts“. Le sue grandi capacità, però, lo rendevano un personaggio complicato da gestire. “Se al tempo di Harry Potter ci fosse stato qualcuno davvero dotato nell’arte della divinazione la drammaticità della storia ne avrebbe risentito, perché qualcuno avrebbe saputo cosa stava per succedere”. La professoressa Sibilla Cooman, dotata ma inetta, ha preso il suo posto come veggente, mentre parte delle sue caratteristiche sono state utilizzate per il personaggio di Malocchio Moody.

IL FIGLIO MAGO DI DUDLEY DURSLEY

Nell’epilogo della serie, alla stazione di King’s Cross avrebbe potuto esserci una famiglia in più. La Rowling ha infatti preso in seria considerazione l’idea di dare a Dudley Dursley un figlio con poteri magici, da mandare ad Hogwarts insieme ai figli del cugino Harry. L’idea è stata scartata perché, come ha scritto l’autrice stessa, “nessun gene magico latente avrebbe mai potuto sopravvivere al contatto con il DNA di zio Vernon”. Da adulti, Dudley ha continuato a mandare ad Harry gli auguri di Natale, tramite cartolina, e i loro contatti si sono limitati a questo.

IL PROFESSORE DI HOGWARTS TROCAR

Il mondo di Harry Potter è pieno di fantasmi, goblin e lupi mannari. I vampiri, invece, non compaiono altrettanto di frequente. Come ha spiegato la Rowling su Pottermore: “Il mito dei vampiri è così ricco, ed è stato affrontato così tante volte nei libri e nei film che pensavo di aver poco di originale da scrivere a riguardo”. L’autrice ha comunque preso in considerazione l’idea di inserire un “Vampiro” tra i docenti di Hogwarts. Il professor Trocar è sempre stato soltanto un abbozzo e la Rowling non aveva nemmeno immaginato che materia avrebbe dovuto insegnare.

LA SORELLA DI HERMIONE

La Rowling non ha mai avuto intenzione di fare di Hermione una figlia unica; al contrario, Come ha detto alla BBC in un’intervista del 2004, ha sempre immaginato che Hermione avesse una sorella minore. Dopo aver pubblicato alcuni libri che non contenevano alcuna menzione della seconda figlia Granger, però, Rowling ha pensato che fosse troppo tardi per presentarla in modo aggraziato. La sua omissione era probabilmente la cosa migliore: Il lato positivo è che, senza di lei, Hermione ha dovuto obliare un parente di meno, nel settimo libro.

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