Ritorno al Futuro e Il Signore degli Anelli hanno un piccolo collegamento tra di loro che in molti non hanno notato. Ecco di cosa si tratta.
Ritorno al Futuro negli anni è diventato un vero e proprio cult per gli amanti del cinema. Certo chi capisce qualcosa dei viaggi nel tempo avrà sempre da ridire sulle teorie enunciate nel film, ma questa opera fila via che un piacere e quindi fa niente se calpesta qualche regola scientifica. Il primo film ebbe un successo clamoroso arrivando ad incassare 212 milioni di dollari in Nordamerica e oltre 170 milioni nel resto del mondo per un totale di 384 milioni di dollari grazie anche alle riedizioni degli anni successivi.
Naturalmente oltre al successo di pubblico arrivò anche un clamoroso successo di critica. Questo non fece altro che dare maggiore spinta al sequel, Ritorno al Futuro 2 che riuscì a replicare in parte i risultati al botteghino del primo film totalizzando un incasso globale di 332 milioni di dollari.
Ritorno al Futuro e quell’apparizione di Elijah Wood
La seconda pellicola si agganciava lì dove era finita la prima e mostrava Marty e Doc andare questa volta nel futuro a salvare alcune situazioni che portavano la loro vita in una brutta direzione. In particolare i due, insieme alla fidanzata di Marty andavano al 21 ottobre 2015 dove trovavano macchine volanti e svariate novità come le pubblicità con gli ologrammi.
Proprio mentre si trova nel futuro il personaggio di Marty incontra qualcuno che noi tutti conosciamo bene per i film de Il Signore degli Anelli. Nella scena in cui gioca a Wild Gunman al Cafè 80s, infatti, fa la sua prima apparizione cinematografica il piccolo Elijah Wood, che noi tutti conosciamo per aver interpretato Frodo Baggins nella saga scritta da Tolkien.
Wood compare davvero per un breve momento. In pratica è uno dei due bambini del futuro che stanno provando a giocare al gioco finché non vedono Michael J. Fox giocarci sparando ai personaggi con la pistola di plastica. A quel punto i due se ne vanno infatti indignati dicendo che non vogliono giocare ad un videogame dove si usano le mani perché è da bambini. Diciamo che in parte Zemeckis in questo ci ha preso perché effettivamente oggi tanti game si praticano anche senza l’utilizzo di un supporto fisico, allo stesso tempo però il joystick è ancora protagonista indiscusso delle nostre vite da videogiocatori.