Il personaggio di Albus Silente, nella versione britannica è noto come Albus Dumbledore. Ecco perché in Italia c’è stato questo cambiamento.
La saga di Harry Potter è entrata di diritto nella storia della letteratura e del cinema, ed ha incantato per anni milioni e milioni di fan, che sono ora in attesa della serie tv che uscirà nel 2026. Oltre al personaggio del maghetto e dei suoi amici più ristretti, ovvero Ron Weasley ed Hermione Granger, gli appassionati si sono avvicinati anche ad altri membri della scuola di magia di Hogwarts, tra i quali a spiccare c’è probabilmente Albus Silente, che nei film è interpretato da Michael Gambon, che tutti ricordano con un velo di tristezza.
Infatti, l’attore che ricopriva la parte di Silente se n’è andato il 27 di settembre del 2023, ed è solo uno dei tanti lutti che in questi ultimi anni hanno colpito il cast di Harry Potter. Come ricorderete, Albus era il preside della scuola di magia di Hogwarts, oltre che essere il presidente del tribunale supremo dei maghi Wizengamot, ed è considerato un mago buono, visti quelli che sono i valori che incarna durante le varie pellicole. Da molti, anche per via dell’aspetto fisico e della lunga barba, è stato paragonato a Gandalf, celebre personaggio de Il Signore degli Anelli, oltre che a Mago Merlino. Andiamo a scoprire, nel dettaglio, un aspetto che ha caratterizzato le edizioni italiane.
Come gli esperti più accaniti di Harry Potter sicuramente sapranno, Albus Silente aveva un nome diverso nell’edizione britannica, vale a dire Albus Dumbledore. Il cambiamento del cognome del preside di Hogwarts non fu gradito nemmeno dalla stessa J.K. Rowling, colei che ne creò il personaggio, essendo la scrittrice di tutta la saga. Ma per quale motivo si è optato per questa scelta nell’edizione italiana? Alla base di tutto questo c’è un errore di traduzione, che ora andremo a rivelarvi.
Infatti, chi ha tradotto i libri ha considerato il nome Dumbledore come una variazione della parola dumb, che significa muto, e si è così optato per Silente. In realtà, qui non è stata considerata l’etimologia di Dumbledore, una parola formata da dumble, di origine onomatopeica, e Dore, che significa insetto che ronza. Dunque, la parola muto non c’entra assolutamente nulla, ed è solamente frutto di un’interpretazione che non è stata corretta.
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