In Harry Potter la tecnologia è praticamente assente, ma c’è un motivo particolare che si nasconde dietro questa particolarità.
All’interno della saga di Harry Potter, quando Harry scopre di essere un mago non ci pensa su due volte e abbraccia immediatamente quel mondo senza sé e senza ma, mettendosi di fatto alle spalle tutto ciò che riguardava i babbani. La storia è ambientata negli anni ’90, quindi quando la tecnologia era già a un certo livello, eppure nei film e nei libri praticamente non vediamo alcun elemento tecnologico.
Il motivo è molteplice e davvero curioso. Per prima cosa, stando a quanto si può leggere nei libri e in alcune note a margine la tecnologia non c’è ad Hogwarts perché la magia manda in confusione gli apparecchi tecnologici non facendoli di fatto funzionare. In generale però, il mondo magico sembra più attempato perché banalmente i maghi non hanno mai avuto l’esigenza di fare determinate cose.
Perché la tecnologia non serve ad Harry Potter
Utilizzando la magia per ogni minima cosa, infatti, diventa alquanto inutile usare la tecnologia e questo ha portato il mondo magico a non progredire in tal senso. Per questo motivo vediamo il signor Weasley così sbalordito e affascinato dalle invenzioni babbane. Prendiamo ad esempio l’automobile, che proprio il papà di Ron incanta così da usarla con la propria famiglia. Banalmente un mago che può viaggiare con la scopa, con la metro polvere e smaterializzandosi, troverebbe davvero poco utile un’invenzione come l’auto.
Eppure gli studenti, per andare ad Hogwarts utilizzano un treno. Questo avviene perché in passato gli studenti arrivavano con svariati mezzi di trasporto e questo creava disorganizzazione e anche problemi per dei ragazzi tra gli 11 e i 17 anni. L’istituzione dell’Hogwarts Express servì, infatti, semplicemente a compattare gli studenti così da farli arrivare tutti nello stesso momento a scuola.