Nei film di Harry Potter c’è un particolare che in pochi conoscono. J.K. Rowling, infatti, fece una richiesta a cui tutti si sono dovuti attenere.
Quando scrivi uno dei libri più letti nella storia della letteratura in pochi possono metterti dei paletti. J.K. Rowling, quando ebbe la possibilità, grazie a Warner Bros di poter realizzare al cinema le avventure della sua creazione fu naturalmente entusiasta della cosa, ma allo stesso tempo decise di mettere in chiaro alcune cose. Molti non lo sanno, ma l’autrice seguì in prima persona il processo di creazione e pretese che determinate cose venissero fuori esattamente come le aveva immaginate lei prima di metterle su carta.
Uno degli aspetti più importanti fu curare il primo film perché era quello da dove partire per dare seguito poi a tutta la saga. Certo il lavoro di Cuaron nella terza pellicola fu molto importante e stravolse per sempre determinati canoni, ma ciò che fece Columbus fu qualcosa di davvero incredibile. Il regista statunitense, infatti, ebbe l’arduo compito di creare tutto praticamente da zero. La scelta ricadde su di lui non certo a caso, ma grazie ai suoi tanti lavori del passato con bambini, uno su tutti: Mamma ho perso l’aereo.
Harry Potter e la scelta di Chris Columbus per la figlia
Columbus a sua volta fu convinto ad accettare il progetto proprio dalla figlia, che era fan dei libri della Rowling. Tutto sembra perfetto no? Hai tuo padre che riceve l’incarico di portare al cinema il tuo eroe preferito e quindi perché non chiedergli di portarti con sé ad Hogwarts? Invece tutto facile non lo era affatto. L’autrice dei 7 libri, infatti, aveva fatto esplicita richiesta che tutto il cast doveva essere britannico per conservare l’autenticità della propria opera. Una questione di stile recitativo, ma soprattutto di accenti.
Una scelta magari discutibile, ma che ha sicuramente dato i frutti sperati. Harry Potter, infatti, trasuda un certo spirito britannico da ogni dove. La figlia di Chris Columbus, Eleanor però ci teneva troppo a partecipare e allora papà trovò il modo di infilarla all’interno della pellicola. Molti non lo sanno ma il personaggio di Susan Bones che ha una scena con primo piano dedicato nel primo film e qualche altra nel secondo è proprio la figlia del regista. Naturalmente la ragazza non aveva battute così da poter bypassare le richieste della Rowling. Anche il figlio Brendan prese parte ai lavori del padre come comparsa, anche in questo caso senza dire una parola.