In questa camera si trovano una serie di ambienti sotterranei che servono come difesa alla Pietra Filosofale durante l’anno 1991-1992.
In questa camera si trovano una serie di ambienti sotterranei che servono come difesa alla Pietra Filosofale durante l’anno 1991-1992 (esattamente dal 1 agosto 1991 al 4 giugno 1992). C’erano sette camere in totale, le quali contengono degli ostacoli o compiti/attività per impedire che la Pietra potesse essere rubata e ritardavano qualsiasi intruso.
Nel 1991, la Pietra Filosofale divenne l’obiettivo di Lord Voldemort grazie alla sua potente capacità di riportarlo al pieno potere. Sospettando questo pericolo, Albus Silente ha incaricato Rubeus Hagrid di recuperare la Pietra dallla camera blindata 713 alla Banca dei Maghi Gringott lo stesso giorno in cui ha portato Harry Potter a Diagon Alley. Quello stesso giorno, Quirinus Raptor, che veniva usato come ospite da Lord Voldemort, fece irruzione nella banca, ma non riuscì a ottenere la Pietra.
Successivamente, Hagrid portò la Pietra a Hogwarts come richiesto, e i professori Pomona Sprout, Filius Vitious, Minerva McGonagall, Quirinus Raptor e Severus Snape, così come Hagrid e Silente stessi, crearono ciascuno la propria camera separata dagli altri a protezione ella pietra. Più che camere sono “ambienti” ognuno da passare per arrivare alla pietra ognuno realizzato in funzione delle capacità del singolo mago che lo ha creato:
L’unico modo conosciuto per accedere alla Pietra Filosofale era attraverso la botola protetta da Fluffy, al terzo piano, Fluffy era stato acquistato da un mago greco da Rubeus Hagrid. Per superare questo ostacolo si doveva solo suonare una musica che avrebbe indotto il cane a tre teste a dormire.
Una volta superata la botola protetta da Fluffy ci si trovava in una stanza piena di un pianta posizionata li dalla professoressa di Erbologia: il Tranello del Diavolo. Era stato progettato per impigliare e soffocare qualsiasi intruso, in particolare più rapidamente se l’intruso cercava di fuggire.
Una camera brillantemente illuminata con un soffitto molto alto era piena di chiavi alate scintillanti incantate dal professore di Incantesimi. All’estremità opposta della camera dal c’era una grande porta di legno antico con una serratura d’argento che non poteva essere aperta, se e non con la chiave giusta.
La camera successiva era così scura che era impossibile vedere qualcosa. Essa conteneva una scacchiera magica gigante, incantata dalla professoressa di Trasfigurazione. Per attraversare la camera si doveva portare a termine la partita seguendo le regole degli scacchi dei maghi.
La quinta stanza conteneva una creatura magica, nel 1991 all’interno c’era un Troll di Montagna.
Entrando nella camera, l’ingresso era bloccato da fiamme viola, mentre l’uscita era coperta da fiamme nere. Un tavolo con sette bottiglie di pozioni senza etichetta di diverse forme e dimensioni era seduto al centro della stanza, con un indovinello logico. Tre erano veleno, due contenevano vino di ortica, uno conteneva una pozione per attraversare in sicurezza la fiamma nera e l’ultimo conteneva una pozione che consentiva il passaggio attraverso le fiamme viola. L’enigma, se correttamente elaborato, rivelava il contenuto di ciascuna bottiglia e quindi quale era sicuro da bere per consentire il progresso in avanti.
L’ultimo ostacolo era lo Specchio delle Brame. L’unico modo per ottenere la Pietra Filosofale era guardare nello specchio e vedere se stesso possedere la pietra ma non usarla.
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