Il numero 4 di Privet Drive è l’indirizzo di Little Whinging, sobborgo a sud-ovest di Londra, in cui Harry Potter vive per circa i primi 10 anni della sua vita dal 1981 al 1997, dalla morte dei suoi genitori al suo undicesimo compleanno, insieme ai suoi crudeli zii, Vernon e Petunia Dursley, e al cugino Dudley.
Il numero 4 di Privet Drive è l’indirizzo di Little Whinging, sobborgo a sud-ovest di Londra, in cui Harry Potter vive per circa i primi 10 anni della sua vita dal 1981 al 1997, dalla morte dei suoi genitori al suo undicesimo compleanno, insieme ai suoi crudeli zii, Vernon e Petunia Dursley, e al cugino Dudley.
Dal momento in cui riceve la lettera per Hogwarts, il giovane mago tornerà a Privet Drive solo per le vacanze estive e la lascerà definitivamente il 26 luglio 1997, qualche giorno prima del suo diciassettesimo compleanno. Harry Potter disprezza Privet Drive a causa del ricordo del trattamento ricevuto, ma ben presto Albus Silente gli rivela la ragione per la quale deve tornare in quel luogo che tanto odia. Come spiega il preside, poiché Lily Evans è morta per salvarlo, lui è protetto da un’antica magia, che durerà fino alla maggiore età e che sarà valida finché potrà chiamare “casa” il luogo dove abita un consanguineo di sua madre, in questo caso zia Petunia.
La casa della famiglia Dursley è in una zona rispettabile e tremendamente noiosa, inoltre, Harry Potter non piace ai vicini, perché suo zio, per nascondere il fatto che il nipote frequenta Hogwarts, ha detto a tutti che il ragazzo è un teppista con tendenze criminali che frequenta il Centro di Massima Sicurezza San Bruto per Giovani Criminali Irrecuperabili.
L’unica persona in quel luogo che abbia a che fare con il mondo dei maghi è la signora Figg, una maganò che tiene d’occhio ragazzo per conto del preside di Hogwarts, Albus Silente.
Nei romanzi la casa, luogo antimagico per eccellenza, viene descritta come larga e squadrata, comoda e di media grandezza,disposta su due piani e con parecchi camini. All’esterno è circondata da un piccolo giardino, molto ben curato.
Il piano terra è formato da un ingresso con delle scale che salgono al secondo piano. Sotto queste scale c’è il piccolo sgabuzzino in cui Harry Potter è costretto a dormire fino all’arrivo della famosa lettera da Hogwarts. Lì accanto ci sono un bagno e un guardaroba.
Sempre al piano terra troviamo la cucina, di cui Ninfadora Tonks nel 1995 nota la innaturale pulizia, e la sala da pranzo che danno sul giardino posteriore, teatro del “gonfiaggio” involontario di zia Marge nel 1993.
Accanto alla sala da pranzo, c’è il salotto, le cui finestre danno sulla strada e che sono il luogo migliore da cui zia Petunia spia i vicini. Nel soggiorno sono presenti un televisore nuovo di zecca, un divano e almeno una poltrona. C’è anche un camino murato che viene distrutto dal Arthur Weasley quando preleva Harry Potter per portarlo alla Coppa del Mondo di Quiddich.
Al primo piano vi sono un bagno e quattro stanze: la camera da letto di Vernon e Petunia, la camera di Dudley, la camera di Harry Potter e una camera degli ospiti, in cui soggiorna zia Marge durante le sue visite.
La camera di Harry era in origine la “seconda camera” del viziatissimo cugino e gli viene assegnata, non senza suscitare le proteste di Dudley, quando i Dursley si rendono conto che i maghi li spiano per vedere se il nipote sta bene. É una camera non molto grande la cui unica finestra si affaccia sulla strada.
Il giovane mago la tiene in maniera piuttosto disordinata vi si possono trovare, infatti, pezzi di pergamena accartocciati, mucchi di Gazzetta del Profeta, piume e boccette di inchiostro vuote sparpagliate, libri di incantesimi impilati, la gabbia di Edvige su un mobile e il baule aperto traboccante di vestiti e calzini sporchi.
Curiosità:
- J.K. Rowling ha detto che ogni volta che scriveva della casa dei Dursley, visualizzava inconsciamente la seconda casa in cui ha vissuto da bambina, che, al contrario, era una piccola casa di tre stanze alla periferia di Winterbourne, vicino a Bristol.
- L’autrice non è mai stata affezionata al numero 4, che si ha sempre colpito come un numero severo e impietoso: è per questo che l’ha schiaffato sulla porta dei Dursley.