I LEGO hanno una storia antichissima che parte da un intuizione a dir poco geniale. Scopriamo tutti i dettagli della creazione dei mattoncini più famosi al mondo.
Quasi sicuramente ognuno di noi ha desiderato sotto l’albero di Natale le famose costruzioni LEGO. Richiesti, ormai, da grandi e piccini gli appassionati di lego raggiungono dei numeri inimmaginabili. Ma qual è la storia di questi tanto amati mattoncini? Hanno ormai una origine quasi centenaria, furono creati da Ole Kirk Chrisyianesen, un falegname danese che aveva acquisito le sue doti di artigiano lavorando nell’azienda di famiglia.
Nel lontano 1916 l’uomo decise di aprire un negozio di arredamento ma, 13 anni dopo, un evento catastrofico distrusse la sua bottega. Fortunatamente Kirk non si sentì demoralizzò e nel 1929 decise di concentrarsi sulla produzione di miniature, da qui il colpo di genio di iniziare a realizzare giocattoli. La prima produzione di giochi comprendeva la riproduzione in miniatura di camion, modellini di auto e salvadanai, questa però non diede i frutti sperati perché all’epoca il numero di persone che potevano permettersi l’acquisto di giocattoli era veramente irrisorio.
Questo fece in modo che Kirk non lasciasse il suo lavoro d’origine, ossia la produzione di mobile ma non demorse e continuò a costruire giochi. Nel 1934 per la prima volta comparve il noto nome dell’azienda, Kirk decise, infatti, di chiamare le sue creature LEGO.
Ma cosa significa la parola LEGO?
In seguito il figlio di Kirk, Godtfred, iniziò a far parte dell’azienda lavorando insieme al padre. Con la diffusione della plastica anche nel mondo fantastico dei giocattoli i due ebbero un idea geniale, pensarono infatti di costruire un camion componibile formato appunto da diverse parti. Da lì a poco il passo verso i famosi mattoncini di plastica divenne veramente breve. Furono prodotti nel 1947. Migliorati nel tempo le costruzioni più famose del mondo hanno sempre avuto un forma relativamente tondeggiante sulla superficie e una cavità rettangolare sottostante. Perfezionate ed adattate ad ogni età, possiamo oggi infatti trovare elementi modulari più grandi per i bambini più piccoli e pezzi più complessi per gli adulti appassionati. Ecco l’ultimo set di Batman.
Come mai è stato scelto questo nome? Diverse sono le teorie, si dice infatti che il nome LEGO derivi dall’unione di due parole danesi “leg godt” il cui significato è “gioca bene”. Ma le sue traduzioni variano per la libera interpretazione che si può dare a questa parola potrebbe infatti essere tradotta come “raccogliere” o “scegliere”. In finlandese invece la parola “legot” al plurale viene tradotta con la parola denti che potrebbe rimandare alle sembianze dei blocchi. L’azienda ha però evidenziato la somiglianza del nome con il verbo latino “lego” il cui infinito è legare ossia mettere insieme.