A distanza di più di 30 anni dal successo al botteghino emerge solo adesso un segreto che riguarda l’iconico Ritorno al Futuro.
Gli anni ’80 hanno ancora oggi un’influenza preponderante sulla società. Quella decade ricordata dai più per la musica elettronica, per la liberalizzazione dei costumi sessuali, per le rivendicazioni delle minoranze, per lo stile sgargiante della moda e le capigliature vaporose ha lasciato una traccia indelebile non solo in chi l’ha vissuta, ma anche in chi è nato e cresciuto negli anni ’90.
Quelle esperienze e quel mood sono stati riportati in auge dall’industria dello spettacolo e da qualche anno a questa parte c’è un vero e proprio back to the past a quell’epoca, sia nella palette cromatica delle pellicole e delle serie tv, sia nelle sonorità della musica odierna e persino nella moda.
A queste influenze si aggiungono i rimandi e le citazioni vere e proprie che troviamo nelle opere contemporanee e non solo in quel capolavoro cult che è Stranger Things. In un’epoca di estatica e nostalgica contemplazione di quel periodo di benessere economico e fervore culturale, un film cult di quegli anni come Ritorno al Futuro non poteva che tornare in auge.
Grazie proprio a Stranger Things (nel quale il capolavoro di Zemeckis viene omaggiato direttamente) le nuove generazioni sono venute a conoscenza della sua esistenza, ma al di là dell’importante spinta fornita dalla serie iconica di questi anni Ritorno al Futuro è un evergreen, uno di quei film che invecchia talmente bene da essere “immortale”.
Il segreto di Ritorno al Futuro che emerge solo dopo 39 anni
Si può pensare legittimamente che dopo 39 anni dal debutto in sala della saga non ci sia più nulla da scoprire su questo capolavoro senza tempo, ma non è così. Di recente la pagina Instagram ‘Back to the Future Italia’ ha condiviso un retroscena che riguarda il casting e più nello specifico l’attore che ha interpretato George McFly – il padre del protagonista – da giovane.
Visualizza questo post su Instagram
Nel primo film il ruolo era interpretato dall’attore Crispin Hellion Glover, il quale però non accettò di partecipare al secondo e fu sostituito da Jeffrey Weissman. Nessuno si accorse del cambio ed il motivo è stato svelato proprio adesso: il secondo attore ha recitato indossando una maschera creata dal calco del viso di Glover.
L’importanza formativa di Ritorno al Futuro è il segreto del suo successo
La forza di Ritorno al Futuro è quella di proporre un film fantascientifico adatto anche a chi non è appassionato di distopie, fisica, scienza e evoluzioni tecnologiche. La trilogia di Zemeckis è una commedia allegra e brillante, una storia di formazione che mette in contatto le nuove generazioni con quelle che le hanno precedute.
Nel primo capitolo, ad esempio, viene affrontato lo scontro generazionale: il protagonista s’imbatte nei genitori adolescenti e comprende quanto fossero diversi da come li ha conosciuti, ma anche come le loro problematiche fossero simili alle sue e da quell’esperienza impara a conoscerli meglio, a comprendere il perché siano diventati come sono e perché gli chiedano determinate cose.
Nel secondo viene affrontato il tema del passaggio all’età adulta, dell’esigenza di abbandonare le convinzioni assolutistiche tipiche dell’età adolescenziale, ma anche quanto sia importante imparare dagli errori e adattarsi alla vita per non diventarne vittima. Accettare il compromesso ed il fallimento è fondamentale per crescere e Marty lo scopre nella maniera più dura e brusca possibile.
Nel terzo viene celebrata l’importanza dell’amore e del benessere personale. Doc rinuncia alla vita precedente e ai sogni, ma anche alle convinzioni sul non modificare il piano temporale cambiando il passato. Il significato di questa scelta è che avere dei piani è importante, ma volerli ottenere anche quando si comprende che questo potrebbe danneggiare la nostra felicità è l’errore più grande, la vita saprà ricompensarci quando rinunciamo a qualcosa offrendoci nuove prospettive e modi per realizzarci.
Insomma questa trilogia è un compendio dei valori fondamentali della vita, un manuale su come affrontare delle situazioni che non cambiano con il passare degli anni e delle generazioni poiché sono parte integrante dell’esistenza umana a prescindere dell’epoca in cui viviamo.