The Truman Show, I dettagli sconcertanti del film che nessuno aveva ancora notato

The Truman Show è un cult del cinema hollywoodiano, ma esistono ancora dettagli incredibili che nessuno aveva notato.

Quando nel 1998 The Truman Show ha fatto il suo debutto al cinema è stato un successo planetario. La pellicola diretta da Peter Weir aveva come protagonista Jim Carrey, attore comico per eccellenza di quel periodo che si cimentava per la prima volta in un ruolo drammatico fornendo un’interpretazione da applausi.

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A distanza di 26 anni emergono dettagli inediti su The Truman Show – Instagram @cinematographer – potterandmore.com

Al di là della curiosità e dall’interesse generato dalla prima prova attoriale “seria” di Carrey, il film colpì l’immaginario collettivo per la sua storia originale e per la capacità di rappresentare su schermo in modo geniale un timore molto diffuso che può sfociare anche in una psicosi, ovvero la sensazione di essere costantemente al centro di tutto il mondo e che ciò che si vive sia fittizio.

Si può dire in un certo senso che proprio The Truman Show ha dato l’idea per dare il via all’epoca dei reality televisivi, visto che il primo format di successo planetario di questo tipo è stato il Grande Fratello, programma andato in onda per la prima volta solo un anno dopo l’uscita del film.

Quella che Weir aveva messo in scena come una distopia in cui criticava il mondo dello showbusiness e la sua costante ricerca del torbido e del gossip per attirare l’attenzione del pubblico a discapito della privacy e persino della libertà individuale, si è poi tramutata in una realtà in cui c’è chi volontariamente rinuncia a privacy e libertà per la fama (anche se per un breve periodo).

The Truman Show, i dettagli incredibile del film cult che forse non hai mai notato

Per chi non avesse visto The Truman Show, questa splendida opera drammatica racconta la storia di Truman Burbank, un uomo nato e cresciuto all’interno di un mondo fittizio creato allo scopo di fornire al pubblico di tutto il mondo un reality sulla vita di una persona vera, un uomo le cui azioni e reazioni non erano mediate dalla consapevolezza di essere parte di uno spettacolo televisivo.

Nel corso del film Truman comincia a sospettare di essere sempre seguito e intraprende un lungo viaggio alla ricerca della verità e della libertà. Al fine di rendere al meglio questa opera, il regista non ha lasciato nulla al caso, disseminando all’interno dei dettagli che permettevano sin da principio di comprendere quanto fosse finto il mondo di Truman, ma anche dei messaggi chiari su ciò che quella storia voleva veicolare.

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I messaggi nascosti all’interno di The Truman Show – Instagram @cinematographer – potterandmore.com

Vediamo insieme quali sono i dieci più significativi:

1- Se osservate bene la cittadina, vi renderete conto che le telecamere sono ovunque, dai bidoni dell’immondizia ai bocchettoni della benzina delle auto.

2- Ad inizio film cade un riflettore vicino a Truman, su questo c’è un’etichetta su cui c’è scritto “Sirius”. Si tratta di una stella bianca della costellazione del cane ed è la più luminosa della volta celeste durante la notte, probabilmente il riflettore serviva a simulare la luce della stella.

3- Quando Truman ascolta la radio in auto vengono trasmesse canzoni molto vecchie, questo perché il regista ci vuole suggerire che la produzione del programma televisivo ha scelto di optare per brani per i quali non c’è necessità di pagare i diritti d’ascolto, il che ha molto senso per una trasmissione che va in onda da decenni ed ha bisogno di risparmiare sul budget. Tale dettaglio può anche essere una critica al mondo dello spettacolo che punta a trarre il massimo profitto anche quando le cose vanno bene.

4- Il nome del protagonista è una crasi tra “True” e “Man” che significa “Uomo Vero” e sta ad indicare lo scopo del programma, ovvero di mostrare per la prima volta in tv qualcuno che non recita o segue un copione.

5- I fulmini illuminano anche la luna del mondo di Truman, una cosa che non sarebbe possibile nella realtà poiché la distanza del satellite dalla terra e troppa affinché ciò si verifichi. Si tratta dell’ennesimo indizio per il protagonista che il mondo in cui vive è falso, ma lui non se ne rende conto poiché non ha mai vissuto fuori dallo studio televisivo.

6- Quando Truman compra il giornale ad inizio film si nota che l’anno di pubblicazione è il 29° e che accanto ci sono anche i giorni in cui è uscito, tale dettaglio ci fa capire che il giornale viene pubblicato sin dai primi mesi di vita del protagonista.

7- Quando Truman guarda le foto della sua infanzia insieme alla moglie e alla madre, ad un certo punto si vede una foto del protagonista da bambino vestito da clown all’interno del box. Questa immagine sta indicare la sua condizione di prigioniero, ma anche il ruolo da “clown” che deve far ridere e deve intrattenere il pubblico che la produzione gli ha riservato per tutta la sua vita.

8- Sempre nell’album fotografico si trova un’altra critica al mondo dello spettacolo. Tra le foto c’è anche quella della madre di Truman che tiene in mano una macchina fotografica, l’intento è quello di contestare il modo in cui gli show utilizzino la loro visibilità per pubblicizzare un prodotto commerciale.

9- Sul tavolo da pranzo c’è sempre una confezione di Vitamina D, necessaria al protagonista poiché per 29 anni non ha mai potuta produrla autonomamente perché mai illuminato dalla luce del sole.

10- Le campagne pubblicitarie sui viaggi sono strutturate in modo da indurre il protagonista a non avere voglia di lasciare lo studio. In evidenza ci sono quelle di viaggi in crociera perché Truman ha la fobia del mare, e quelle dei viaggi in aereo sono strutturate in modo da fargli avere timore di prenderne uno, visto che evidenziano il rischio di incidenti fatali o attacchi criminali.

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