La Rai promuove ‘Se mi lasci non vale’, docu reality che ricorda parecchio ‘Temptation Island’, ma che pare sia parecchio diverso dal programma della concorrenza.
Quando la Rai ha annunciato l’arrivo del docu-reality ‘Se mi lasci non vale’, programma in cui delle coppie in crisi mettono alla prova i propri sentimenti per scoprire se è il caso di andare avanti o prendere un’altra strada, tutti hanno pensato che si trattasse di una copia di ‘Temptation Island’.
Il programma della Fascino che va in onda da anni su Mediaset è un successo di pubblico ed è normale che possa attirare l’attenzione della concorrenza. Da anni si è compreso che mostrare problemi comuni, specie se legati alla sfera sentimentale, può attirare la curiosità del pubblico ed essere utile a comprendere determinate dinamiche della vita.
Tuttavia l’idea che possa esserci un programma fotocopia ha fatto storcere il naso a molti, non solo perché non si sente il bisogno di un altro reality di quel tipo, ma anche perché si rischia di esaurire un filone televisivo che è già una variante sul tema di programmi abbastanza simili visti in passato.
Proprio per questo, probabilmente, dopo la prima promo (che sembrava abbastanza simile a quella del programma concorrente) la Rai ci ha tenuto a precisare che ‘Se mi lasci non vale’ sarà una trasmissione molto differente da quella della concorrenza sebbene vi sia la medesima finalità: testare la stabilità delle coppie in gioco.
Se mi lasci non vale: le differenze con Temptation Island
Il programma andrà in onda a partire dal 21 ottobre in prima serata su Rai 2 e sarà composto da 5 appuntamenti. La conduzione è stata affidata a Luca Barbareschi, il quale ha subito messo in chiaro che non ha trovato punti di contatto con il programma concorrente solo ed esclusivamente perché non lo ha mai visto.
Giovanni Anversa, vicedirettore Intrattenimento Prime Time, ha invece detto a chiare lettere che ‘Temptation Island’ è stato preso come punto di partenza ma non come si pensa: “Era il nostro punto di riferimento da evitare. Partiamo da presupposti diversi, lì ci sono meccanismi scritti, costruiti”.
Come funziona allora? In pratica ci sono 5 coppie, alcune sposate e con figli, che accettano di vivere un mese e mezzo insieme in una casa costantemente monitorata dalle telecamere. In questo caso non ci sono tentatori e tentatrici che cercheranno un approccio sentimentale, però ci sarà una sesta coppia di attori che si mescolerà a loro allo scopo di monitorare l’andamento dell’esperimento sociale, ma anche di sollevare tematiche e problematiche scottanti.
Lo scopo è quello di spingere i partecipanti ad affrontare i motivi di discordia nella coppia, ma anche quello di fargli comprendere se il sentimento che li ha spinti a creare una famiglia è ancora presente o se è arrivato il momento di voltare pagina. Alla fine del programma verrà svelato a tutti qual è la coppia infiltrata e verrà chiesto ai partecipanti se hanno deciso di continuare a tenere vivo il rapporto o se hanno compreso che il caso di separarsi.