L’ultimo decennio del millennio scorso ci ha regalato dei capolavori dell’action, ma anche diversi flop colossali. Qual è la top ten dei più grossi buchi nell’acqua.
I peggiori film di azione degli anni 90, tra tante produzioni fantastiche ed indimenticabili, ce ne sono anche altre che oggi fanno ridere. Ma alle quali comunque in molti sono affezionati, per un motivo o per un altro. Perché anche delle produzioni diciamo così così riescono in qualche modo a diventare dei grandi e piccoli cult.
Pensi ai film di azione degli anni ’90 e ti vengono in mente capolavori come Matrix, Die Hard, Terminator 2, Mission Impossible e tanti altri. Con attori all’apice delle loro carriere, quali Keanu Reeves, Bruce Willis, Arnold Schwarzenegger…le sceneggiature finivano con l’evolversi, nonostante alcuni cliché.
Ma grossi passi in avanti li avevano fatti gli effetti speciali. Questi principi però non hanno avuto validità per tutti, e difatti proprio in quel glorioso decennio sono uscite fuori delle pellicole cinematografiche men che quasi insufficienti, a volere essere gentili.
E dunque, quali sono quelli che all’unanimità sia la critica che il pubblico ritengono essere in assoluto i peggiori film di azione di quella decade? Alcuni hanno vinto più e più Razzie Awards, la celebre e poco ambita controparte in peggio dei Premi Oscar. Li riportiamo qui di seguito.
Qual è il film più brutto di sempre di azione degli anni 90?
La top 10, andando dal basso verso l’alto, vede in decima posizione ‘Su un terreno mortale’ (1994) di e con Steven Seagal. Attore in prima fila per quanto riguarda gli action anche del decennio precedente (il suo “Trappola in alto mare” è diventato un cult, n.d.r.) con questa pellicola fa un grosso buco nell’acqua. Nonostante l’insegnamento di fondo sia lodevole (non fidatevi delle grandi corporazioni) tutto il resto non ingrana, coperto da fin troppe esplosioni. Per questo lavoro, Seagal vinse pure un Razzie per la peggior regia.
Al nono posto figura, in base alla media voto internazionale del web, ‘RoboCop 3’ del 1993. Il cyberpoliziotto più famoso di sempre lotta contro, manco a dirlo, una malvagia corporazione che opprime i cittadini. E non mancano combattimenti contro droni (in questo senso precorrendo i tempi), dirigenti senza scrupoli e persino ninja.
Ottavo è ‘Il patriota’ del 1998, ancora una volta con Steven Seagal, che interpreta uno scienziato silurato dal Governo statunitense riabilitato per contrastare un terrorista dotato di un virus letale. Sceneggiatura per niente ispirata, con ritmi molto bassi, ed anche un basso budget condannarono il film già prima dell’uscita.
‘Street Figher’ del 1994, tie-in della celebre serie videoludica di Capcom che tra l’altro è arrivata al sesto videogioco della serie a giugno 2023 (ma ci sono tanti altri spinoff nel mezzo, n.d.r.) è ricordato all’unanimità come uno dei film più brutti di sempre in generale. La presenza del villain Raul Julia, che interpreta molto bene il cattivo Mr Bison, non basta a dare dignità ad una sceneggiatura troppo piatta e banale. Non è nemmeno una delle migliori interpretazioni di Jean-Claude Van Damme e di Kylie Minogue, sua altrettanto piatta spalla. Non si riesce a replicare il carisma del quale sono dotati i personaggi nei videogiochi.
Sesto posto per ‘Speed 2 – Controllo della velocità’ del 1997. Già il fatto che l’ambientazione sia stata trasposta su di una nave a crociera aveva smorzato gli entusiasmi, dall’originale autobus. Sandra Bullock fa la figura di una persona decisamente sfortunata e che si trova costretta a passarne un’altra, dopo il primo film. Per quanto riguarda il cattivo di turno, Willem Dafoe, non pervenuto. Pesa l’assenza di Keanu Reeves, protagonista del primo Speed.
È quinto ‘Avengers’ del 1998 è sostanzialmente poco conosciuto. Ma nulla ha a che fare conil Marvel Cinematic Universe degli ultimi anni. In questo caso i protagonisti sono Uma Thurman, Sean Connery e Ralph Finnies, impelagati in un filmetto che scade nel cattivo gusto e che fa ridere quanto tenta di essere serio. È tratto da una serie tv inglese degli anni ’60.
Quarta posizione per ‘Mortal Kombat: Annihilation’ del 1997, altra trasposizione cinematografica di un videogioco. Questo è un sequel, tra l’altro, con il primo sostanzialmente capace di racimolare più interazioni positive che negative. Ma in questo caso non ci siamo affatto. E ci vorrebbe troppo tempo a spiegare il perché, il quarto posto di questa classifica già spiega tutto.
‘Delta Force 3: Il gioco della morte’ del 1991 occupa il terzo posto. Questo The Killing Game vede come componenti del cast Matthew Penn, fratello di Sean Penn, ed Eric Douglas, fratello di Michael Douglas. Per la critica si tratta persino di uno dei peggiori B-movie di tutti i tempi.
Secondo posto per ‘American Ninja 5’, lunga saga cinematografica che rappresenta anche la peggiore chiusura possibile. C’è da lottare un villain che ha dalla sua un siero grazie al quale controllare mentalmente le persone. Troppi stereotipi e nessun momento di qualità hanno fatto di questo film qualcosa da dimenticare il prima possibile.
Il gradino più alto del podio appartiene invece a ‘Bloodsport 4: Il Kumite Oscuro’ del 1999, per la regia di Elvis Restaino. Il protagonista principale, Daniel Bernhardt, non riesce neanche lontanamente ad avvicinarsi alla performance di Jean-Claude Van Damme che lo aveva preceduto. Sceneggiatura dal carisma di un panetto di burro, ambientazioni anonime, combattimenti per nulla entusiasmanti ed una noia che comincia già dal primo secondo hanno fatto di questo film il peggio del peggio che si possa vedere dell’ultima decade del millennio per quanto riguarda gli action movie.