Chi lavora in Rai ha la garanzia di poter avere la forza di una intero Stato alle sue spalle. Ecco quali stipendi hanno, in media, i tecnici.
L’8 febbraio 1923 venne presentato il regio decreto n. 1067, che affidava allo Stato l’esclusiva sulle radioaudizioni circolari da esercitare tramite società concessionarie tra cui la Unione radiofonica italiana di Torino, la Società Italiana Radio Audizioni Circolari (SIRAC), creata da Riccardo Gualino, e la Società Anonima Radiofono – Società Italiana per le Radiocomunicazioni Circolari (Radiofono), fondata nel settembre 1923 dalla Marconi Company di proprietà di Guglielmo Marconi.
Un secolo fa il mondo dell’informazione stava cambiando. Il 20 marzo 1924 venne installato a Centocelle una stazione di prova per trasmettere un discorso pronunciato da Benito Mussolini al Teatro Costanzi di Roma. L’operazione via radio non riuscì a causa di profonde interferenze elettriche interne. Per ovviare al problema venne raggiunto un accordo che portò alla nascita dell’URI, Unione Radiofonica Italiana, caratterizzata dalla fusione della Radiofono con la SIRAC.
Il Presidente della società era Enrico Marchesi, proveniente dalla FIAT, dove era stato amministratore. Le trasmissioni iniziarono il 6 ottobre alle ore 21. Il primo annuncio venne letto dalla violinista Ines Viviani Donarelli nello studio romano di palazzo Corrodi, dove si trovava la prima stazione trasmittente di San Filippo in Roma, prodotta dalla Marconi. Venne trasmesso il concerto di inaugurazione della prima stazione radiofonica italiana.
Lavorare oggi in RAI
Rai − Radiotelevisione italiana S.p.A., meglio nota come Rai, è la società concessionaria in esclusiva del servizio pubblico radiofonico e televisivo in Italia. È il primo gruppo televisivo italiano e una delle più grandi aziende di comunicazione d’Europa, nonché il quinto polo televisivo europeo. Nel 2008 Denise Pardo in un articolo su L’Espresso ammise che la Rai stava facendo una cattiva gestione che avrebbe portato continui sprechi.
Nonostante i problemi sono state prodotte trasmissione di successo e lavorare in Rai è un sogno che tanti possono perseguire. I bandi prevedono contratti di apprendistato professionalizzante della durata di 36 mesi ai sensi dell’art. 10 del CCL RAI per Quadri, Impiegati e Operai in qualità di Tecnico della produzione. L’eventuale assunzione può avvenire nel corso dei 36 mesi di validità della graduatoria. È prevista una Retribuzione Annua Lorda di ingresso pari a circa 23.550 euro che raggiungerà la cifra lorda minima di circa 26.400 euro allo scadere dei 36 mesi.
Lo stipendio base medio per la posizione di Giornalista presso RAI è di 39.410 € all’anno. L’Amministratore delegato, Roberto Sergio nel 2022 ha guadagnato in un anno 240.000 Euro, di cui 235.292 di retribuzione fissa e 4.708 di accessoria. Segue, poi, il Direttore generale Giampaolo Rossi con uno stipendio percepito di poco inferiore a 200 mila euro l’anno.