Don Matteo è ormai indissolubilmente legato al volto di Terence Hill, tuttavia prima di lui è stato chiesto ad altri due attori.
Le avventure di Don Matteo continuano a macinare ascolti su Rai 1 nonostante l’assenza del volto principale della serie, Terence Hill. La sostituzione con Don Massimo, interpretato da un convincente Raoul Bova, si è rivelata vincente.
Una sfida senz’altro stimolante per l’attore romano, che non ama definire il suo ruolo come una sostituzione. Quello di Don Massimo, afferma Bova, è soltanto un nuovo personaggio della fortunata serie: “non ho preso il suo posto. Ho semplicemente interpretato un nuovo personaggio” si legge su Il Giornale.
Come dargli torto, sostituire Terence Hill nei panni di Don Matteo sarebbe stata un’impresa impossibile. Tuttavia, quello del noto attore non è stato il primo nome proposto per il ruolo.
Terence Hill ha legato per sempre la sua immagine a quella di Don Matteo, dopo venti anni a vestire i panni del sacerdote detective sono impossibili da cancellare. Tuttavia il suo non fu il primo nome pensato dalla casa di produzione Lux Vide.
Ci sono delle serie semplicemente destinate a diventare un successo e Don Matteo è senz’altro una di queste. Nonostante i clamorosi addii, tra cui perfino quello di Terence Hill, la serie continua a fare il pieno di ascolti dopo oltre venti anni dalla messa in onda.
Nel mondo della recitazione di sliding doors se ne incontrato tanti, accettare o rifiutare il ruolo può fare o meno la fortuna di un attore. Tra i primi a essere contattati per il ruolo di Don Matteo troviamo Lino Banfi, l’attore ai tempi era già impegnato sul set di un’altra serie che ha fatto la storia della TV italiana, Un medico in famiglia.
“Dovevo essere un prete di una certa età che, in un paese del Nord Italia, doveva opporsi alla nuova mentalità dei preti più giovani” ha raccontato Banfi, come riporta Fanpage. Visto il successo di Un medico in famiglia e del suo Nonno Libero è chiaro che Banfi non si sia mai pentito di quel suo rifiuto.
Il ruolo venne poi offerto a Giancarlo Magalli che in un’intervista a TV Sorrisi e Canzoni ha ammesso di aver intuito subito le potenzialità della serie. Tuttavia le riprese lo avrebbero impegnato per otto mesi, durante i quali avrebbe dovuto vivere a Gubbio.
“Non me la sono sentita: avevo una famiglia e una figlia piccola che volevo veder crescere” ha ammesso nell’intervista, rivelando di non essersi pentito della sua scelta.
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