L’amica geniale si è conclusa con l’ultima stagione, ma niente paura: queste 5 serie sono delle degne sostitute.
Sarebbe banale definire L’amica geniale come una serie incentrata sull’amicizia tra due donne. Il legame tra Lenù e Lila è fondamentale ai fini della storia, ma la serie, così come l’omonimo romanzo di Elena ferrante, è pregna di sottotrame che accompagnano quella principale.
È una storia profonda, che esplora il tessuto delle relazioni umane, le complessità sociali e culturali, e le narrazioni che si sviluppano in modo autentico e intimo. Elena e Raffaella non sarebbe le stesse bambine, poi ragazze e infine donne, se non avessero vissuto a Napoli, in quegli anni, in quelle famiglie e tra quelle persone.
L’amica geniale è un trattato sull’esperienza umana a tutto tondo, mostra come l’ambiente, la famiglia e il tessuto sociale aiutino a plasmare gli individui, i loro rapporti, con gli altri e con se stessi.
Cosa vedere dopo L’amica geniale, la top 5
La penna di Elena Ferrante con L’amica geniale ha segnato la nostra epoca, sfornando uno dei capolavori letterari dell’ultimo ventennio. Tuttavia questa non è l’unica opera della Ferrante ad aver avuto una trasposizione video.
La prima serie che vale la pena guardare dopo L’amica geniale è infatti La vita bugiarda degli adulti, tratta dall’omonimo romanzo di Ferrante. Ambientata a Napoli, la serie segue la vita di Giovanna, un’adolescente alle prese con la scoperta delle complessità che muovono la vita degli adulti. Fondamentale in questa fase è la figura della zia Vittoria, affascinante quanto controversa. Come L’amica geniale, la serie indaga il passaggio dall’infanzia all’adolescenza, con un focus sulle dinamiche familiari e sociali della Napoli anni ’90.
L’amore e la vita – Call the Midwife è una delle serie cult degli ultimi anni. Ambientata negli anni ’50 e ’60, questa serie britannica racconta le vite delle ostetriche e delle suore che lavorano in un quartiere povero di Londra. Come ne L’amica geniale troviamo qui una narrazione che esplora tematiche sociali come la povertà, la condizione femminile e le relazioni umane, il tutto dallo sguardo attento di personaggi fortemente assorbenti.
Normal People, tratta dai romanzi di Sally Rooney è una serie che racconta la complessa e intima relazione tra Marianne e Connell, due giovani che crescono insieme in Irlanda. Vediamo il passaggio dall’adolescenza all’età adulta dei due, le disparità sociali e il potere trasformativo e al tempo stesso distruttivo delle relazioni personali.
Alias Grace (L’altra Grace), basata sull’omonimo romanzo di Margaret Atwood, questa miniserie racconta la storia di Grace Marks, una giovane domestica accusata di omicidio nel Canada del XIX secolo. Nella serie ci sono continui ritorni al passato e viaggi all’interno della psiche di Grace, grazie ai quali è possibile esplorare tematiche come la condizione femminile, il potere della memoria e le dinamiche di classe.
Pachinko (La moglie coreana), la serie è basata sul romanzo di Min Jin Lee. Si seguono quattro generazioni di una famiglia coreana che emigra in Giappone, affrontando discriminazione, sacrificio e cambiamenti sociali.