Eduardo De Filippo è stato un drammaturgo, attore, regista, sceneggiatore e poeta italiano. Scopriamo la vita del compianto artista napoletano.
A distanza di 40 anni dalla sua morte, Eduardo De Filippo continua a rappresenta la vivacità napoletana. Il suo volto e le sue opere sono stampate nella memoria di intere generazione cresciute con le rappresentazioni teatrali. Essendo lui stesso autore di tante opere ha avuto una fama internazionale, esportando le sue idee anche all’estero.
Ha lavorato anche nel cinema con gli stessi ruoli ricoperti nell’attività teatrale. Per i suoi meriti artistici e i contributi alla cultura, nel 1981, fu nominato senatore a vita dal Presidente della Repubblica Sandro Pertini. Nato a Napoli, nel quartiere Chiaia, era figlio della sarta teatrale Luisa De Filippo, che ebbe una relazione extraconiugale con l’attore e commediografo Eduardo Scarpetta, il quale era già sposato con una zia di Luisa, Rosa De Filippo, e da lei aveva avuto altri tre figli (Domenico, Maria e Vincenzo Scarpetta). Luisa De Filippo riconobbe i suoi tre figli e diede loro il suo cognome.
Per questo motivo è cresciuto nell’ambiente teatrale napoletano insieme ai fratelli Titina, la maggiore, che già agli inizi degli anni ’10 del ‘900 aveva un suo posto nella compagnia di Vincenzo Scarpetta e Peppino, il più piccolo, che assieme a Eduardo hanno scritto pagine indelebili del palcoscenico nostrano. Nel 1912 i De Filippo si trasferirono in via dei Mille, e sia Eduardo che Peppino vennero iscritti al Collegio Chierchia, a Foria.
La carriera di De Filippo
Eduardo, già a scuola, iniziò a dedicarsi alla scrittura, scrivendo la sua prima poesia, con versi scherzosi dedicati alla moglie del direttore del collegio. Tornato a Napoli si lanciò nelle sue prime prove d’attore: prima recitando nella rivista di Rocco Galdieri, poi nella compagnia di Enrico Altieri, quindi in altre compagnie come la Urciuoli-De Crescenzo e la Compagnia Italiana. L’incontro con Totò gli cambiò la vita.
Gli sono state conferite due lauree honoris causa all’artista, in Lettere dall’Università di Birmingham nel 1977 e dall’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” nel 1980. Fu anche proposto per il premio Nobel per la letteratura. Insieme a Luigi Pirandello, Dario Fo e Carlo Goldoni, è riconosciuto come uno degli autori teatrali italiani più apprezzati e rappresentati all’estero. La TV italiana, a partire da Maurizio Costanzo, gli ha riservato un posto d’onore. Un vero simbolo di napoletanità noto in ogni angolo del mondo.