Francesca Fagnani utilizza delle tecniche ben studiate per le sue interviste a Belve: la rivelazione dell’esperto di comunicazione.
Patrick Dacciolo, dottore in tecniche psicologiche e analista della comunicazione, ha svelato le tecniche segrete di Francesca Fagnani, utilizzate dalla conduttrice durante la sua trasmissione di successo Belve.
La trasmissione della Fagnani ha portato in TV delle interviste mai viste prima, che si fanno notare sopratutto per l’incredibile capacità della conduttrice di far dire agli ospiti anche i loro segreti più reconditi.
Sono infatti pochi gli ospiti che riescono a resistere alle domande poste da Francesca Fagnani, che, puntata dopo puntata, dimostra di essere una vera maestra dell’arte interrogatoria.
I segreti di Francesca Fagnani a Belve: l’esperto svela tutto
Francesca Fagnani è attualmente in onda con Belve, la conduttrice sta conquistando telespettatori e web con le sue particolari interviste. Queste hanno anche attirato l’attenzione di alcuni esperti di comunicazione, come il noto divulgatore socia ed esperto in comunicazione e psicologia, Patrick Dacciolo.
L’esperto, che nelle settimane scorse ha analizzato lo scivolone di Milly Carlucci, ha svelato tre segreti di comunicazione utilizzati da Francesca Fagnani a Belve. Il primo, forse il più palese, riguarda proprio lo studio di Belve e, in particolar modo, gli sgabelli su cui siedono sia la conduttrice che gli ospiti.
“L’uso dello sgabello, comporta una privazione del confort che impedisce il rilassamento passivo stimola il sistema nervoso simpatico e crea uno stato di costante vigilanza. – ha spiegato Dacciolo -È una modalità tipica della tradizione meditativa Zen, dove la mancanza di uno schienale è ritenuta essenziale per evitare di cadere in uno stato di eccessivo rilassamento.”
Il secondo trucco, è la distanza che la Fagnani mette tra gli ospiti durante le sue interviste, dando loro del lei. Dacciolo ha infatti spiegato: “Il ‘lei’ crea una distanza relazionale simbolica, in psicoanalisi è un concetto noto. Il ‘lei’ fa percepire il terapeuta come una figura neutra e come potenziale oggetto di transfert. Usare il lei, può aiutare a riempire questo apparente vuoto relazionale con l’emergere di contenuti inconsci.”
Infine, l’ultimo trucco è l’illusione del contro che viene data agli intervistati nella fase iniziale. Dacciolo ha infatti spiegato: “Che belva si sente? E altre domande standard lusinghiere permettono all’ospite di prepararsi prima, illudendosi di poter controllare il contesto, illudendosi di poter controllare il contesto. Solo che poi, di domande a cui rispondere, ce ne saranno ovviamente molte altre.”